Saturday, December 23, 2006

Sul treno


Salgo, all'avventura verso l'ennesima rissa per accaparrarsi un posto a sedere. Stanca morta mi ci butto di testa e combatterò fino alla morte a chiunque me lo porti via. Un sospiro, la mia dose di Rinazina per dimenticarmi del raffreddore, chiudo gli occhi per cercare di spegnere un po' il malditesta e poi mentre il treno si affolla di passeggeri come un carro merci, tiro fuori dallo zaino il mio blocco schizzi e una penna...

Non riesco mai a stabilire il limite di stupidità della gente, o il livello di ipocrisia, perchè rimango sempre stupita dagli spettacoli che mi si presentano sui mezzi pubblici...forse il tipo e la tipa seduti accanto a me pensavano che fossi autistica, perchè mentre scarabbocchiavo ho ascoltato tutta la loro "conversazione" nonostante loro si impegnassero a sembrare del tutto discreti...penso che anche un sordo li avrebbe potuti capire.

Tre quarti d'ora. Roma-Aprilia. Tre quarti d'ora con un uomo di quasi cinquant' anni, rappresentante, in crisi sessuale con sua moglie e la sua amica, poco più che quarantenne, che le diceva di avere sempre quell'amica ancora disponibile; con un uomo che ha dovuto scrivere il biglietto d' auguri dettato dalla sua amica che s'è vantata anche della grande minchiata che ha detto (e io che mi immaginavo la scena di colei che avrebbe ricevuto il regalo e leggendo il biglietto avrebbe sputato nell'occhio di lui); con un uomo e una donna che discutevano del fatto se pagare sempre con la carta di credito o andare in giro sempre con 200 euro in tasca: per sicurezza; con un uomo che cercava di convincere l'amica a partecipare all' aperitivo appena scesi dal treno, rassicurandola che alla moglie l'avrebbe chiamata solo dopo sennò gli sarebbe venuta a rompere le uova nel paniere; con un uomo che era disperato perchè non sapeva cosa regalare alla figlia quest'anno, dopo averle regalo negli anni passati un orologio cronotek e un paio di scarpe da quasi 200 euro; con un uomo che sotto natale sarebbe andato al cinema con la figlia a vedere il tradizionale film natalizio, quello che ha il titolo sempre uguale "Natale a...", e l'amica che lo invitava ad andarlo a vedere con lei e un'amica almeno avrebbe forse risvegliato un po' la moglie...

Credevo che l'alba dei morti viventi fosse solo quel film spassoso del grande Romero, ma poi ho viaggiato con quest'uomo e la sua amica, sotto i giorni natalizi, e sono passata dalla parte degli zombie, innalzando loro a specie più evoluta.


Così ho volato. Ma non per cadere da quel grattacielo. Per salire sempre più in alto.

3 comments:

[emo] said...

Un bel volo davvero.
Soprattutto per quel sorriso lanciato verso l'alto, giustamente ottimistico. :)

Anonymous said...

stupendo!! ..ma come fai a disegnare così in treno!! kekko

Elena Casagrande said...

Kekko? Kekko codolo? Cmq disegno con le mano, questo è il mio segreto!^^