The New Adventure: Sol Mirror

Layout: Elena Casagrande.

E' iniziato tutto alla fine di un anno. Sì, prorprio il giorno 31 dicembre del 2006. Una telefonata timida e disperata di Stefano, durante la spesa per il cenone, con l'odore del pesce fresco sotto il naso e cn lo sguardo ipnotizzato sulla vasca delle anguille vive. Una risposta quasi immadiata. La scelta ancora una volta di avere la spada di Damocle sul collo.
Krik e il resto dell'equipaggio già imperversavano sul mio tavolo da disegno, il progetto della IDW su Star Trek era già iniziato. Così, per "distrarmi" dò l'approvazione e ne comincio un altro: Sol Mirror. Giù di layout per portare a termine il numero due, sceneggiato da Rossana Baldanza, anche qui cn una tempistica che definire breve è un eufenismo.
Ma mi piacciono le sfide...................................................ne sn sicura?
Sta di fatto che ora ci sto, sn in ballo...e ballo.

Matite: Simona Tornabene.

E' iniziato tutto durante la fiera del fumetto a Roma, Romics. Sto al banco di Cronaca di Topolinia, tra gli autori, per cominciare a promuovere il fantasma del terzo special di Avalonia. Ma Stefano è lì, in agguato. Stefano Cresti sì, il pazzo visionario sceneggiatore di Sol Mirror. E' lì, mi agguanta e mentre promuove il numero zero di questa nuova serie mistica e metafisica che va in esaurimento copie, mi propone di lavorare al numero 4, in uscita per fine anno. Guardo le tavole, ascolto la storia, mi fomento cm su ogni nuovo progetto e comincio a fantasticare sui personaggi. E' fatta. Ho accettato. Tant'è che addirittura disegno sugli albi... una firma col sangue.

Copertina: Silvestro Nicolaci - Colori: Andres & Mica

E' iniziato tutto un anno fa circa, a marzo, durante la fiera del fumetto di Milano. Sn lì per conoscere Salvatore, l'editore di Cronaca di Topolinia, per parlare del terzo special di Avalonia. Mi mette subito alla prova, un saluto e giù a disegnare sul tavolo, personaggi che ancora nn conosco ma cn cui ho fatto subito dimestichezza. Il terzo numero è mio. Conosco gli autori del secondo, i fratelli Vitrano, e l'autore del primo, Roberto di Salvo. Mi chiedo se sarò all'altezza del loro lavoro, e un po' mi scoraggio...Mi dico "Vedremo...".
Due giorni intensi di fiera, tra un tavolo, una sedia, una gomma, una matita e qualche foglio.
Poi tra le mani mi arriva un albo e mi dicono di fare un disegno: l'albo è di un certo Stefano, lì raccoglie gli schizzi di vari autori. Lui è uno sceneggiatore.
Lascio andare la testa e butto giù qualcosa. Gli piace. Mi dice che magari potremmo fare qualcosa insieme. Io gli dico che ne sarei molto felice.